Quando si arriva a Pian del Vescovo in un attimo si capisce di essere arrivati in uno delle più importanti necropoli rupestri etrusche.
Solo i fronti di Norchia, di Castel d'Asso e delle tombe di Sovana sono più imponenti.
Niente grandi tumuli.
Niente tombe dipinte solo tombe a dado di epoca arcaica.
E sempre di più ci fa stupire il fatto che di questa città non ci sia pervenuto il vero nome ne etrusco ne romano.
La necropoli di Pian del Vescovo è sostanzialmente divisa in tre aree:
l'area "C" del piazzale del Ponte della Rocca con le tombe a dado
l'area "D" a monte con le tombe a dado e due tombe a tetto displuviato dette anche tombe a casa
l'area "E" delle "Campane di Roma" con i loculi nel tufo
L'area a monte con le tombe a tetto displuviato (tombe a casa) non è accessibile per ragioni di sicurezza ed, aggiungo, state ben attenti a numerosi cani (maremmani abruzzesi) che +/- incaz...i vi abbaieranno contro!
Se pensate di "andare a giro" per conto vostro portatevi almeno un bastone da viaggio.
L'area del piazzale del ponte della Rocca della necropoli di Pian del Vescovo è caratterizzata da tombe a dado (qui dette anche cubiche) e da tombe a camera rettangolare con breve dromos.
Un po' in tutta l'area sono visibili, scavati qua e là nella parete rocciosa, numerosi loculi per incinerazione.
La cronologia delle tombe procede dall'alto verso il basso: le più antiche sono sul piano in alto sopra la rupe e sul ciglio della rupe stessa, mentre scendendo dal ciglio della rupe verso il fosso Biedano le tombe sono di datazione sempre più recente.
La tomba principale di questa necropoli è la Tomba della Sfinge.
La tomba ha due camere con quattro letti nella prima camera e tre banchine nella seconda camera.
Le due camere sono separate da porta e sono presenti finestrelle laterali nella parete divisoria.
A circa 250 metri dal Ponte della Rocca continuando a percorrere il tracciato della Via Clodia verso nord, si incontra la zona indicata nella mappa con la lettera "E" e denominata "Le Campane di Roma".
Questa piccola necropoli è costituita da un piccolo gruppo di loculi ricavati in una parete di tufo e da una grande tomba accessibile al suo interno.
Vista la necropoli denominata "Le Campane di Roma" ... si vorrebbero vedere le due tombe a casa site a mezzacosta sulla collina, ma una doppia recinzione (le tombe sono all'interno di una proprietà privata) impedisce il proseguimento della visita.
O meglio si può tranquillamente proseguire lungo la via Clodia fino a Grotta Porcina, ma questa è un'altra storia.
Le due tombe a casa (ce ne sono altre due a Tarquinia) sono inaccessibili.
L'itinerario con Via delle Piagge di Sotto fino al piazzale del Ponte della Rocca (necropoli di Pian del Vescovo) è lungo circa A/R 6,5 Km con una pendenza media del 6% ed è percorribile a piedi, in mountain bike, a cavallo e, parzialmente fino all'area di sosta del Ponte della Rocca, in automobile (se di dimensioni media o piccola ed un po' alta da terra).
Questo itinerario è percorribile anche da persone diversamente abili, almeno fino a Pian del vescovo.
Il tempo di percorrenza a piedi (lo abbiamo fatto più volte) è di circa due ore tra scendere e risalire.
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