Non siamo ne a Stonehenge e ne nelle città andine e neanche in Egitto o in Sumeria o sull'Isola di Pasqua.
Siamo in Italia centrale nella terra dei ciclopi che praticamente coincide con la provincia di Frosinone
Qui mura ciclopiche si trovano a:
Alatri
Alagni
Arpino
Atina
Cassino
Castelnuovo Parano
Castro dei Volsci Località Montenero
Castrocielo Colle San Magno
Ferentino
Fondi
Monte San Giovanni Campano
Rocca d'Arce
San Biagio Saracinisco
San Vittore del Lazio
Sant'Elia Fiumerapido
Sezze
Sora
Veroli
Vicalvi
E' quasi incredibile la capacità che avevano molti popoli del periodo dell'età del bronzo, fino a quella del ferro (2'300 - 800 a.C.), di costruire imponenti mura ciclopiche o poligonali.
Ma in Italia, oltre che in provincia di Frosinone, le mura ciclopiche o poligonali si trovano anche a:
Amelia
Castel San Pietro Romano
Cerro al Volturno
Chia
Circeo
Cortona
Cosa
Monte Carbolino
Norma
Orbetello
Roselle
Segni
Venafro
Vetulonia
Villetta Barrea - Parco Nazionale d'Abruzzo Lazio e Molise
Se ci siamo dimenticati qualche località segnalatecela, magari inviando alcune foto ...
Ma continuiamo sulla nostra trattazione di mura.
Mura ciclopiche o poligonali si trovano un po' ovunque nell'antichità.
La metologia di costruzione prevede l'uso di massi di peso fino a tre tonnellate cementate a secco ovvero senza malte e sono classificate, a secondo del grado di lavorazione, in tre modi:
- per sovrapposizione dei massi non lavorati con gli interstizi riempiti con pietre di piccole dimensioni
- per sovrapposizione dei massi appena lavorati e spianati sui lati in contatto orizzontale fra le pietre in modo da non richiedere nessun riemopimento
- per sovrapposizione dei massi lavorati e sono spianati non solo i lati di contatto orizzontale fra le pietre, ma anche la faccia frontale
Ancora oggi non sappiamo ne chi le ha costruite e ne in che data sono state costruite e ne quale delle tre metodologie sia la più antica.
Possiamo dire che erano realizzate con vere tecniche antisisimche che ne hanno permesso di "sopravvivere" ai numerosi terremoti che si sono verificati.
Ci piace però però pensare che la tecnica di costruzione di questo tipo di mura si sia persa perchè erano scomparsi i giganti ciclopi (quelli di Polifemo) che le potevano costruite.
Solo dei giganti potevano manovrare blocchi di pietra pesanti fino a tre e più tonnellate e trasportarle per chilometri dalle varie cave per poi (infine) sollevate (il monoblocco della Porta Grande ad Alatri è impressionante) fino ad una altezza di dodici metri in un epoca che il paranco non era ancora stato inventato.
Solo per completezza citiamo che esiste un quarto modo di costruzione dei i muri a secco ... quello usato in epoca storica dai Romani prima e dai loro successori poi, ovvero con i massi squadrati a forma quadrangolari con i lati spianati e dal peso relativamente contenuto.
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