Prendendo la SP43 in direzione di Monte Romano dopo circa 7 km da Tarquinia si trova, sulla curva dell'acquedotto Romano, il bivio per la Civita di Tarquinia.
L'area è abitata fin dall'epoca Villanoviana.
A Poggio Selciatello, al Poggio dell'Impiccato, all'Orsetto, al Pantanaccio, al Poggio Gallinaro, alla Civitucola e nella valle di San Savino sono state trovate sepolture e/o ritrovamenti Villanoviani.
Successivamente il Poggio Gallinaro, l'Orsetto e San Savino, oltre che alle Morre e (ovviamente) al Pian della Civita, sono stati abitati anche in periodo Etrusco.
Alle Morre, al Pantanaccio, a Poggio Gallinaro, all'Orsetto ed a San Savino ci fu anche una continuità in periodo Romano.
Praticamente, la zona di Tarquinia, è abitata da circa 3'000 anni ...
Nell'area di Pian di Civita e di Pian dell'Ara della Regina si individuano 14 siti di interesse archeologico:
Ara della Regina
Edificio Etrusco
Cisterna Romana
Pozzi Etruschi
Cinta muraria
Porta Romanelli
Area Sacra
Edificio "A" Romanelli
Edificio "A" Romanelli
Santuario
Terme Tulliane
Santa Restituta
San Savino
La Castellina
Non tutti i siti sono visitabili ... anzi sono visitabili i primi 9 siti ... gli altri 5 o non sono proprio visitabili (10 e 11) o visitabili solo su aperture straordinarie (12, 13 e 14)
Anche se l'Ara della Regina ha il numero 1 ... prima di raggiungerla si trovano sulla destra degli antichi pozzi Etruschi che sono individuati dal numero 4 nella mappa.
Ritornando sul sentiero sulla sinistra, poco prima dell'azienda agricola, si trove un cartello che indica l'Ara della Regina.
Come accaduto per i pozzi Etruschi ... prima di arrivare l'Ara della Regina si trovano, sulla destra, le rovine di un edificio Etrusco che sono individuati dal numero 2 nella mappa.
Finalmente arriviamo alle imponenti rovine dell'Ara della Regina, il più grande tempio Etrusco fino ad oggi conosciuto.
Le dimensionui in pianta del Tempio sono infatti 49,20 x 25,20 mt con una altezza di circa 4 mt.
Il Tempio è datato tra il 400 ed il 390 a.C.. e nella sua costruzione inglobò altri due templi più arcaici.
Premettiamo che l'accesso all'area è vietato per problemi di caduta dall'alto.
Chi scavalca (anzi passa sotto la rete) lo fa a suo rischio e pericolo ... multe comprese.
L'orientamento del Tempio è Est - Sud Est e lo storico Vitruvio nel "De Architectura" lo descrive come un'ampia area preceduta dal pronao con quattro colonne (Noi ne abbiamo trovato solo le basi).
All'interno si vedo un grande ambiente probabilmente anticamente coperto da un tetto in legno.
Poco si sa sul Credo Etrusco e sul nome dei loro Dei e pertanto si ignora a quale divinità fosse dedicata l'Ara della Regina.
C'è chi lo dedica ad Artumes, l'omologa Etrusca di Artemis - Diana, ma è solo un'ipotesi che difficilmente sarà possibile provare.
In età romana fu collocato presso l'angolo Nord-Est un grande bacino circolare di fontana.
Dall'Ara della Regina il panorama è veramente interessante.
A sinistra c'è l'acquedotto Romano, mentre a destra c'è il Pian della Civita dove è sepolta l'antica Tarchuna e davanti c'è la valle del San Savino che separa la Civita dalla nuova Tarquinia.
I due cavalli alati che si trovano al Museo di Tarquinia provengono (probabilmente) dal timpano del frontone di questo Tempio
Noi siamo arrivati fino alla cisterna Romana individuata con il numero 3 nella mappa.
Il tempo è sempre tiranno e siamo dovuti tornare indietro e ... come diciamo sempre in questi casi ... sarà per la prossima volta.
Sia l'area dell'Ara della Regina e sia il Pian della Civita, compresi i colli vicini, sono aree totalmente vincolate.
Per accederVi, senza rischiare multe e/o senzioni penali, è necessario rispettare le seguenti regole:
Per giugere ai siti seguire i sentieri e non avventurarsi nella vegetazione incolta
Tutta l'area è tutelata da vincolo archeologico ai sensi della Legge 1089/1939
E' assolutamente vietata la detrazione di materiale archeologico tipo frammenti ceramici e fittili in generale, oggetti di natura antropica di qualsiasi materiale, pietrame sia rifinito che allo stato grezzo
Divieto assoluto di utilizzo di metal detector (art. 67 L. 1089/1939)
I trasgressori sono punibili ai sensi dell'articolo n°24 del Codice Penale
Non cogliere la Ferula confondendola con finocchio selvatico. La Ferula è sempre mortale
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