Uno dei fattori che individua lo status di città dell'antichità è la presenza di grandi necropoli.
E Vetulonia (Vatl) ha una estesa area di necropoli con tombe: a camera, a pozzetto, a fossa ed a tumolo.
In pratica a Vetulonia si sono scoperte tombe di ogni tipo ...
E, come a Cerveteri, anche a Vetulonia abbiamo la Via dei Sepolcri (la strada vicinale Badia Vecchia - Casette) che conduce alle tombe monumentali.
La strada è bianca, ma è facilmente percorribile con una qualunque auto non troppo bassa.
Ma cosa si può vedere lungo la Via dei Sepolcri?
Sostanzialmente quattro grandi tombe:
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La prima che si incontra, situata subito all'ingresso della strada vicinale, è la tomba del Belvedere.
La Tomba ha una datazione tra il VII ed il VI secolo a.C. e fu (ri)scoperta da Isidoro Falchi nel Maggio 1897.
La struttura ha una forma molto irregolare.
Tramite un breve dromos, di circa 3 m, si entra nell'ampio vestibolo da cui si accede a due camere a forma rettangolare allungata poste nella zona tergale ed a una terza camera a forma trapeziodale sulla sinistra.
Sull'ingresso si conserva ancora architrave, mentre nulla resta del lastrone di pietra che chiudeva la camera sepolcrale.
La tomba non ci ha dato particolari suppellettili, armi o gioielli.
Anzi i ritrovamenti furono estremamente scarsi e di bassa qualità.
Questo ha fatto supporre agli archeologi che la Tomba del Belvedere fosse stata riutilizzata nel II secolo a.C ovvero in piena epoca romana.
Lasciata la Tomba del Belvedere si prosegue per circa 600 m fino ad arrivare al Tumolo della Pietrera.
Non ci si può sbagliare vista la dimensione del Tumolo e per il fatto che, praticamente, è davanti alla piazzola di sosta per le auto.
Il Tumolo della Pietrera su scoperto da Isidoro Falchi nel 1882 e poi venne esplorato in due periodi distinti nel 1891-93 e 1925-28.
Il grande Tumolo ha un diametro di circa 60 m ed è alto circa 14 m.
In antichità il Tumolo della Pietrera era sicuramente cinto da un tamburo oggi andato perduto e sostituito da muretti a secco.
La datazione del Tumolo è arcaica ovvero VII a.C..
La tomba, che prende il nome dal fatto che fu usata per secoli come una piccola cava di pietre per i muretti a secco dei contadini del posto, rappresenta il più grande monumento funerario di Vetulonia.
In effetti la Tomba della Pietrera non è una tomba, ma due tombe sovrapposte.
La prima tomba, quella inferiore, denominata B crollò probabilmente sotto il peso del proprio tetto dopo una cinquantina d'anni dalla sua realizzazione.
Riempita con materiale di risulta, sopra la Tomba B ne fu costruita una seconda, la Tomba A, con camera quadrangolare e dromos di accesso, alle cui pareti si aprivano due piccole celle contrapposte.
La struttura era coperta da una cupola sorretta da un pilastro centrale tuttora conservato.
Il tutto era sormontato da un Tumolo di terra.
La volta probabilmente era fatta con i classici massi aggettanti e, quando il Tumolo fu ritrovato, era già crollata.
La volta che vediamo Noi oggi è stata ricostruita, tra il 1983 ed il 1985, in mattoni.
Questa tomba fu ritrovata praticamente integra con interi corredi funebri compresi gioielli in oro e con le più importanti sculture Etrusche ... in pietra.
Per chi vuole andare a vedere le altre due tombe consigliamo di parcheggiare qui e proseguire a piedi.
Specifichiamo che alla tomba del Diavolino 2 esiste una piccola piazzola di sosta, mentre alla tomba della Fibula d'oro non c'è possibilità di sosta.
Continuando lungo la via dei Sepolcri si incontra, dopo circa settecento metri dal Tumolo della Pietrera, la tomba del Diavolino 2.
Isidoro Falchi scoprì questa tomba nel 1884.
Non sappiamo da cosa deriva la scelta del nome Diavolino 2 o meglio non sappiamo il perchè di Diavolino in quanto esisteva anche la tomba del Diavolino 1 che però fu letteralmente smontata alla fine del 1800 e poi ricostruita nel giardino del Museo Archeologico di Firenze.
La datazione della tomba è arcaica ovvero VII a.C..
Si accede alla camera funeraria tramite un lungo dromos in parte scoperto e con la porta di ingresso architravata.
La camera sepolcrale è di forma quasi circolare con agli angoli i pennacchi su cui si innestavano i lastroni in aggetto alla cupola.
La copertura si conserva solo nella parte inferiore, la parte superiore è ricostruita così come è parzialmente ricostruito il pilastro centrale, ma la base in pietra alberese sembra originale.
A differenza del Tumolo della Pietrera, la Tomba del Diavolino 2 è stata trovata spogliata di ogni cosa e fu grossa la delusione tra gli archeologi quando rinvennero solo pochi frammenti.
La Tomba del Diavolino è, ormai da diversi anni (ma quando riapre!!!) chiusa al pubblico.
L'ultima grande tomba visitabile è quella della Fibula d'Oro.
La Tomba della Fibula d'oro è sita a circa cento metri dalla Tomba del Diavolino 2 ed è letteralmente in mezzo ai campi!
Arrivare alla tomba è sicuramente la cosa più difficile della visita.
Per raggiungerla seguite la traccia dei solchi di carro per circa 150 metri ed arriverete alla camera funeraria (crollata) della Tomba della Fibula d'Oro.
La tomba ha una datazione alla seconda metà del VII a.C. ed è realizzata da una singola camera a pianta rettangolare accessibile tramite un dromos di circa 5 m.
Caratteristica evidente della tomba è che sia i muri del dromos che le pareti della tomba sono realizzati in pietra locale detta Alberese.
La tomba sembra isolata sulla collina e questo la rende interessante visto che siamo ad oltre 4 km da Vetulonia e questo vuol dire che, da qualche parte, c'era una domus etrusca oggi perduta.
La Tomba si presenza senza la cupola che la copriva nell'antichità e probabilmente era un Tumolo, in quanto tutto intorno ancora si intravedono le tracce del tambuto.
Nella Tomba della Fibula d'Oro furono trovate due inumazioni e parte dei corredi funebri originari tra cui la Fibula d'oro che le da il nome.
Tutte le piantine pubblicate in questa pagina sono state prodotte personalizzando quelle fotografate sui cartelli indicatori installati dalla Soprintendenza Archeologica per la Toscana nel sito di Vetulonia.
I cartelli sono ben fatti ed esaustivi ... speriamo solo che possiate vederli.
La visita agli scavi ed alle necropoli dell'area di Vetulonia è gratuita e prende almeno 2 - 3 ore andando veloci.
Specifichiamo che nessuna delle aree archeologiche è realmente accessibile ai diversamente abili, mentre lo è il Museo Civico Archeologico Isidoro Falch a Vetuloniai.
La visita alle aree archeologiche di Costa Murata, Scavi di Città ed alle Tombe del Belvedere, della Pietrera e del Diavolino 2 è con ingresso libero con i seguenti orari:
Da Aprile a 26 Ottobre: da Martedì alla Domenica 9.45 – 18.30.
Dal 27 Ottobre 2024 fino ad Aprile 2025
Poggiarello Renzetti - Scavi Città: dalle 8.30 alle 16.30
Costa Murata: dalle 8.30 alle 16.30
Chiuso il Lunedi ed il 25 Dicembre.
Dal 3 Ottobre 2024 il tumolo di Pietrera è aperto solo su prenotazione dalle 10 alle 12.
La Tomba del Diavolino è invece (ma quando riapre!!!) chiusa al pubblico.
Per informazioni e contatti "ufficiali":
Museo Archeologico di Vetulonia Tel. 0564-949587 - 3316216340 - 3346811543
mail drm-tos.areavetulonia@cultura.gov.it
Nota finale dell'autore di questo sito ... nato in Maremma
In estate i luoghi sono particolarmente caldi e l'acqua scarseggia, tenetene conto.
AugurandoTi una buona visita al sito ... Ti consigliamo di prenotare con Noi la Tua vacanza usando Booking.com. Qui di seguito alcune offerte last minute per i prossimi due giorni su alcune delle strutture presenti in Maremma
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