L'acropoli di Populonia sorge sul golfo di Baratti sostanzialmente davanti all'attuale Populonia Alta.
Intanto diciamo che quello che si può vedere oggi è di epoca romana e non Etrusca.
Fino allo scorso millannio l'acropoli era datata al IV secolo a.C., ma ormai questa datazione è stata corretta al II secolo a.C..
L'antica Polpulonia Etrusca era (ormai) diventata romana.
Quindi i tre templi, denominati semplicemente con le lettere A, B e C, le strade che li collegono alle Logge, le mura che proteggono l'intera acropoli non sono etruschi, ma romani.
Personalmente ritengo che la città romana sia stata costruita su di un precedente abitato Etrusco.
Poi, nel I secolo a.C., durante la guerra civile tra Mario e Silla, Populonia si schierò dalla parte dello sconfitto Mario e futotalmente distrutta da Silla sparendo dalla dalla storia.
Ad oggi l'acropoli di Populonia è solo parzialmente scavata, anzi, come potete vedere, è in fase di scavo.
Ma cosa si può realmente vedere?
Poco.
Diciamo che si cammina, sui percorsi guidati, tra i ruderi.
Il percorso inizia dai resti dei templi tre templi A,B,C (di cui il C potrebbe essere un tempio di Demetra) che si affacciano nella pizza principale di Populonia.
Specifichiamo che la ricostruzione del tempio che si vede in sito è moderna e personalmente non capiamo perch&ehgrave; sia stata fatta.
Veramente la bella è strada che partiva dalla piazza dei tempi ed arriva alle Logge.
Delle Logge rimangono le arcate cieche di parte della facciata.
La datazione della Logge è attribuita alla metà del II secolo a.C. quindi coeva alla romanizzazione di Populonia.
Le Logge furono realizzate per create una terrazza artificiale (terrazzo delle Logge) su cui probabilmente sorgeva un giardino e due cisterne, scavate nella roccia, per la raccolta dell'acqua piovana.
E come tutte le città romane anche a Populonia, sita alla fine del Terrazzo delle Logge, si trovano le terme.
Anche qui rimaniamo perplessi nello scoprire che il mosaico con rappresentati i pesci e seppie è solo una copia, in quanto l'originale è conservato nel Museo Etrusco di Piombino.
Si continua a camminare fino ad arrivare alle mura di cinta che, essendo romane, non sono ciclopiche.
Dall'acropoli di Populonia si possono fare belle foto dell'Isola d'Elba e di buona parte del promontorio, oltre che di Populonia alta
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