L'anfiteatro romano di Roselle sorge sulla collina nord in posizione quasi dominante sul resto della città.
L'anfiteatro non è di grandi dimensioni, ha una forma leggermente ellittica ed è dotato di quattro accessi, di cui due scoperti e due passanti sotto una volta a botte.
Nel complesso è grazioso ed armonioso e a Noi sinceramente è piaciuto.
Al centro, sull'asse maggiore, si individuano quattro blocchi in pietra posti a distanza regolare, che avevano la funzione di sorreggere il velarium.
La tecnica muraria usata è l'opus reticulatum, che riporta ad una datazione nel I sec. d. C..
In etè medievale l'anfiteatro fu riutilizzato come edificio fortificato, probabilmente per lo spessore delle murature e per la posizione elevata che offrifano una sorte di protezione difensiva quasi naturale.
Veramente interessante sono i resti di una grande domus costruita sulla sommitè della collina nord tra la seconda metè del III e il II sec. a.C. e le cui strutture sono in parte coperte e/o assorbite dall'anfiteatro stesso.
La planimetria dell'abitazione è quella caratteristica delle domus romana con l'atrium al centro, ai lati le alae, in fondo il tablinum, mentre l'ingresso si apriva probabilmente a sud.
Questo testimonia ancora una volta la colonizzazione di Roma su Roselle nel periodo tra il III ed il II secolo a.C..
Viste le dimensioni veramente imponenti è facile intuire che si trattasse di una lussuosa abitazione, con pareti affrescate ed intonacate.
I muri sono a secco con scaglie di pietra irregolare, coperti da uno spesso strato di intonaco.
I pavimenti sono in calce ed in cocciopesto e sono preceduti da una preparazione in pietrisco e terra battuta.
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