Roselle fu conquistata da Roma nel 294 a.C. ad opera del console Lucio Postumio Megello.
Roma normalmente colonizzava i territori conquistati, mentre nel caso della conquista di Roselle, questo avvenne solo in parte, anzi la struttura della città venne solo ampliata.
Roselle ha quindi parti che sono Etrusche e parti che sono tipicamente Romane come l'anfiteatro, il complesso del foro, la Basilica dei Bassi e le terme.
Sono Etrusche le costruzioni sulla collina meridionale dove si trovano i resti di un piccolo quartiere di abitazioni del periodo ellenista, distribuite lungo una strada acciottolata e disposte su terrazze tagliate nella roccia.
Questo quartiere fu realizzato sopra un più antico quartiere di probabili strutture artigianali.
Di queste strutture arcaiche sono interessanti una abitazione di due vani ed alcuni forni per la cottura della ceramica, realizzati mediante piccole pietre, con rivestimento interno di argilla.
La tecnica edilizia consiste in muri costruiti a secco con rivestimenti ad intonaco.
I pavimenti sono in cocciopesto e in opus signinum.
Monumentale è una grande cisterna romana totalmente scavata nella roccia con volte ad opus incertum ed internamente rivestita di malta idraulica.
Sono Etrusche anche le rovine della casa dell'Impluvium ed alcune delle botteghe nella zona del foro ... oltre alle mura ciclopiche.
Tutto il resto è di epoca romana o successiva.
Nelle città etrusco romane il Decumano Massimo era la strada principale.
Visto che si entra sostanzialmente nel Decumenao Massimo ci sembra giusto partire da esso.
Il Decumano Massimo era tracciato nel senso da est verso ovest ed incrociava il Cardine Massimo (detto anche Cardo) che era tracciato in direzione da nord verso sud in un punto.
Le due strade erano perpendicolari e servivono a delimitare in quattro settori il territorio.
Nell'Antica Roma il Decumano e il Cardine Massimo erano tracciati dall'Augure (Sacerdote) secondo gli auspici da lui interpretati, ma Rusel era di orgine Etrusca pertanto il Decumano Massimo è un po' storto perchè, segue l'andamendo della collina, mentre il Cardine Massimo, realizzato dai Romani, è ben diritto nella direzione che va dalla collina nord alla collina sud.
Sia il Decumano Massimo come il Cardine Massimo erano realizzati, come tutte le strade romane, tramite la posa di grossi lastroni di roccia basaltica sopra un sottofondo costituito da più strati di terra e ciottolame di pietra di fiume con funzione anche drenante.
La maestria degli intagliatori di pietra faceva in modo di creare una pavimentazione ragionevolmente piana e percorribile dai carri (senza balestre ammortizzatrici) trainati da buoi o asini (ricordateVi che i cavalli trainavano le bighe).
I Romani erano dei veri maestri nell'ingegneria idraulica e, quindi sotto il Decumano ed il Cardine, passavano le condotta dell'acqua ed, un po' più sotto, la rete fognaria.
Negli accampamenti militari il Decumano Massimo individuava la Porta Pretoria, che si apriva dalla parte dove si trovava il nemico di turno, e dalla parte opposta individuava la porta detta Decumana da dove entravano truppe e vettovagliamento in genere.
L'area del foro di Roselle è il cuore della città romana ed inizia scendendo dalla collina nord arrivando dall'anfiteatro / percorso delle mura.
Nel caso (più probabile) che arrivate dal Decumano Massimo semplicemente ci entrerete dentro.
In quest'area, prima dell'incrocio con il Cardine, sulla sinistra si trovano tutta una serie di botteghe del I sec. d.C. che tra l'altro parzialmente si affacciano sul Decumano Massimo stesso.
Gli archeologi le hanno battezzate come botteghe (tabernae) in quanto sono ancora presenti i ripiani per le merci esposte ed in vendita.
Sempre lungo il Decumano Massimo, ma sulla destra, si trovano alcuni edifici Etruschi arcaici del VII-VI sec. a.C..
Si entra nella piazza del foro che in epoca romana era la piazza principale di Roselle ed era il centro della vita politica, religiosa e commerciale.
Nella piazza del foro si trova anche la Basilica Romana probabilmente costruita sopra un tempio romano del I secolo a.C.
La Basilica era a pianta rettangolare con colonnato interno di cui oggi si conserva soltanto il basamento di una colonna.
Successivamente alla colonizzazione romana prima con la Lex Iulia e poi con la Lex Plautia Papiria, gli abitanti di Roselle furono inseriti nella tribù Arnensis e divennero cittadini romani.
Si formò anche un'aristocrazia locale rappresentata dalle famiglie dei Vicirii e dei Bassi.
La famiglia dei Bassi, sopravvissuta all'età imperiale e convertitasi al Cattolicesimo, decide di realizzare questa basilica di cui oggi rimangono solo poche rovine.
Nello spazio antistante alla Basilica dei Bassi sono ancora visibili le rovine di un tempio arcaio Etrusco.
La Basilica dei Bassi fu completamente realizzata in opus testaceum con abside circolare sul lato di fondo e tre nicchie su ognuno dei lati lunghi.
Non c'è città romana che non abbia almeno uno stabilimento termale.
A Roselle l'isolato termale Romano è datato al 120 d.C..
Queste terme furono costruite durante il regno dell'imperatore Adriano da cui Adrianee.
Realizzate con una forma ad L sono caratterizzate dalla presenza di:
latrina
ambiente non identificato
ambiente non identificato
frigidarium con vasca
area servizi con l'accesso alle caldaie
cisterna centrale
grande ambiente con vasca
tepidarium
laconicum (bagno di vapore)
calidarium (con vasche a e b)
corridoio
ambiente non identificatov
vestibolov
spogliatoio
palestra
Sulla destra poco prima che il Decomano massimo entri nel foro si trovano le botteghe romane.
Nella zona della collina sud si trovano un paio di edifici con i resti di pavimentazione a mosaico od a mattonelle.
Nei mosaici sono rappresentati cavalieri a cavallo non è chiaro di cosa.
Comunque ci sono anche mosaici diciamo classici con rappresentati pesci od altri animali.
L'edificio B è riferibile all'età imperiale ed è costituito da un vano rettangolare con muri in opus incertum e ricorsi in laterizio e con abside semicircolare sopraelevata posta sul lato corto di fronte all'ingresso.
L'edificio C è costituito da un grande ambiente rettangolare con fronte aperta verso il foro in posizione elevata rispetto alla piazza accessibile mediante una gradinata che si appoggia al lato orientale dell'ingresso.
Risalendo per poche centinaia di metri dalla Domus dei Mosaici (un cartello dice 400 m ... ma forse sono meno) il Cardo Maximus in direzione sud ci condice prima alla cisterna di età imperiale e poi al quartiere artigianale e residenziale ... Etrusco.
La doppia cisterna romana è forse la realizzazione più affascinante dell'area archeologica di Roselle.
La cisterna è scavata nella roccia e poi impermeabilizzata con malta idraulica.
Continuando a salire dopo circa 100 m dalla cisterna romana si trova il quartiere artigianale di epoca etrusca.
In epoca Etrusca nella collina sud c'era la parte residenziale / artigianale di Rusel.
Sono ancora visibili una abitazione di due vani ed alcuni forni, realizzati con piccole pietre, per la cottura della ceramica.
In età ellenista pre romana la collina diventò un quartiere residenziale con abitazioni distribuite lungo una strada acciottolata e disposte su terrazze.
Uno dei fattori che individua lo status di città dell'antichità è la presenza di grandi necropoli.
E Roselle ha un esteso sistema di necropoli e tombe: a camera, a pozzetto ed a fossa ed i resti di una tomba a tumulo.
Lungo la fascia ovest delle mura si trovano sepolture a camera scavate nella roccia di probabile età ellenistica.
Le tombe alla cappuccina sono invece di età romano imperiale.
Queste tombe sono quasi tutte non visitabili perchè site in proprietà esterna all'area archeologica.
Sono invece visitabili quelle presenti lungo la ex strada detta del Serpaio che oggi coincide con la strada vicinale che conduce alla città antica.
Una nota finale:
Le tombe di Roselle sono numerose, ma non belle od imponenti come quelle presenti a Vetulonia od a Vulci.
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