Siamo nella necropoli di Pianazze a Sarteano.
Qui si trova la Tomba della Quadriga Infernale che, per i dipinti vedibili all'interno, è senza dubbio una delle più importanti in assoluto di tutto il periodo Etrusco.
Per Noi questa tomba, come affreschi, è seconda solo alla Tomba dell'Orco I,II,III a Tarquinia e quindi stiamo parlando di una tomba semplicemente bellissima ... ed è visitabile!
La tomba fu rinvenuta l'11 Ottobre 2003 nel corso delle annuali campagne di scavo condotte e coordinate dal locale Museo Civico Archeologico di Sarteano e del Gruppo Archeologico Etruria.
La tomba è scavata nel travertino ad una profondità di circa 5 metri ed il suo accesso avviene tramite un lungo dromos.
La tomba è decorata con un ciclo pittorico veramente eccezionale ed unico.
Appena entrati quasi si viene investiti ... dalla Quadriga Infernale che non è trainata da cavalli, come si potrebbe pensare, ma da due leoni e da due grifoni.
La Quadriga traina un carro condotto da un demone, probabilmente Charun o Charung, il Caronte Etrusco che porta il defunto nel modndo dei morti.
Al di sotto di tutta la rappresentazione corre un fregio di delfini che si gettano tra le onde marine.
In generale nella iconografia Etrusca il tuffo dei delfini simboleggia il trapasso e la vita dell'uomo nell'aldilà.
E quindi snche qui il tuffo rappresenta, come nella tomba della Caccia e della Pesca di Tarquinia, il momento del passaggio al mondo dei morti.
Ma chi era il morto od i morti?
Due defunti sono visibili sul fondo della tomba distesi sul letto del banchetto eterno.
La diversa colorazione della pella indica la diversa età dei due defunti forse un padre e figlio o forse due amanti.
Accanto a loro un servitore con il classico colino per filtrare il vino.
Sul fondo della tomba si trovano un grande serpente a tre teste ed un ippocampo, due dei tanti mostri che popolavano l'oltretomba Etrusco.
All'interno della tomba due deposizioni.
La prima, la principale, nel sarcofago in alabastro grigio di Volterra, con il defunto semidisteso ed appoggiato a due cuscini.
La seconda in una cassa di legno di cui sono rimasti solo le borchie di bronzo.
Nel IV secolo a.C. c'era qualcuno a Sarteano che si poteva permettere di spendere per una tomba così sfarzosa e costosa!
Pensate che i mastri scavatori erano quasi sicuramente provenienti da Orvieto, così come i pittori, probabilmente gli stessi che decorarono la Tomba di Settecamini, ed il sarcofago proveniva da Volterra.
Tranne la prima foto, scattata al Museo Archeologico di Sarteano, tutte le altre sono state scattate all'interno della tomba della Quadriga Infernale ... rigorosamente senza flash.
La visita alla necropoli di Pianacce è libera.
Invece la visita alla Tomba della Quadriga Infernale è possibile solo al Sabato mattina e solo su prenotazione da farsi presso il Museo Civico Archeologico di Sarteano.
Nei mesi da Maggio ad Ottobre la Tomba della Quadriga è visitabile anche in altri orari.
Per informazioni dovete sempre e solo contattare il Museo Civico Archeologico di Sarteano telefonando al 0578269261 / 0578269212 o per mail all'indirizzo: museo@comune.sarteano.si.it o
info.museo@comune.sarteano.si.it
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