Le Tombe dell'Orco I, II e III sono site a Tarquinia nella necropoli del cimitero Nuovo e l'anno del suo rinvenimento fu il 1868.
Intanto diciamo che Noi l'abbiamo veramente visitata.
E sempre per togliere ogni dubbio, questa è la più bella tomba Etrusca sita nell'Italia centrale.
Sempre per evitare equivoci ... la seconda tomba nella ia personale classifica è la Tomba della Quadriga Infernale di Sarteano.
Entrare in questa tomba è quasi impossibile ..., ma Noi ci siamo stati approfittando delle aperture delle giornate del FAI di Primavera e delle aperture organizzate direttamente dal Mibac che ringrazio per l'ospitalità e la cortesia.
Intanto specifichiamo che la Tomba dell'Orco è totalmente sotto il cimitero nuovo!
In origine erano due tombe distinte.
La Tomba dell'Orco I (l'ingresso da cui si entra adesso) è la più antica in quanto fu realizzata nella prima metà del IV secolo a.C. da Velthur Spurinas.
Gli Spurinas insieme ai Velcha (Tomba degli Scudi) erano due delle principali famiglie aristocratiche di Tarquinia ... ovviamente imparentate tra di loro.
La Tomba dell'Orco II è più recente di una cinquantina di anni, ovvero databile nella seconda metà del IV secolo a.C. (330 a.C.).
La Tomba dell'Orco II era quasi adiacente alla Tomba dell'Orco I e fu acquisita dagli Spurinas.
Poi, semplicemente realizzando un corridoio (detto tomba dell'Orco III), le misero in comunicazione realizzando un unico grande ambiente.
Come corollario a ciò chiusero il dromos di accesso alla Tomba II, dromos che oggi si trova "sepolto" dentro il cimitero nuovo.
Riepilogando gli Spurinas realizzarono un'unica Tomba dell'Orco composta da una parte più antica (la tomba dell'Orco I del IV secolo a.C.) e una più recente (le tombe dell'Orco II) comunicanti con un corridoio (Tomba dell'Orco III).
Entriamo nella tomba attraverso un dromos che scende nel terreno per almeno 3-4 mt.
La Tomba dell'Orco I è composta da un'unica camera funeraria.
Sulla parete di fondo si vedono scene rappresentanti la vita e la morte di Velthur Spurinas intento a banchettare con la moglie Ravnthu Thefrinai.
Sinceramente si vedono poco ... tranne che la scritta in alto e gli alberi della vita.
Sulla destra (sempre rispetto alla parete di fondo) della tomba c'è una bella rappresentazione del demone Charun, dal viso blu, con i serpenti in testa ed il martello (bastone) in mano.
L'immagine di Charun, un vero orco, fu la prima cosa che videro gli scopritori della tomba nel 1868 e per questo, al posto di chiamarla con il nome Tomba degli Spurinas, la chiamarono Tomba dell'Orco.
Sulla parete perpendicolare di destra c'è il bellissimo ritratto di Velia Spurinas Velcha la Monna Lisa Etrusca... il più noto e famoso dipinto di donna Etrusca ... quello che si vede su tutti i libri di arte.
Questo è il dipinto più noto dell'arte Etrusca ed è sito in una tomba non visitabile!!!
Polemiche a parte si continua verso sinistra e si passa sul corridoio ad "elle" di comunicazione tra le due tombe.
Ricordo che questo corridoio si chiama Tomba dell'Orco III
Qui si trova un grande affresco rappresentante Ulisse che acceca Polifemo.
L'affresco sembra fatto ... ieri da quanto è bello e moderno ... un Vinicio Berti di 2'300 anni fa.
Questo è il bello dell'arte ... su altri siti troverete descritto che questo affresco è rozzo in quanto stilisticamente lontano dal ciclo pittorico che poi si trova sulla Tomba dell'Orco II.
Polifemo è rappresentato con un solo occhio (nell'antichità Polifemo spesso era rappresentato con due occhi).
Si ha certezza che si tratta di Ulisse e Polifemo perchè sopra l'affresco si trovano i nomi in etrusco sia di Polifemo e sia di Ulisse.
La parte di affresco rappresentante Ulisse è invece in condizioni precarie.
Il corridoio continua e conduce nella Tomba dell'Orco II.
La prospettiva di questa Tomba è capovolta rispetto a quella originaria in quanto lo sbarco del nuovo corridoio si trova quasi dirimpetto allo sbarco del dromos originario.
Anche la Tomba dell'Orco II è con una sola grande camera funeraria.
Qui si trova una complessa raffigurazione dell'oltretomba in cui individuano le figure di Ade (Aita), Persefone (Plhersipnai) e Gerione (con ancora visibile in basso a sinistra la zampa del suo cane).
Questa rappresentazione la troviamo sulla parete di destra, ma in origine era sulla parete di fondo e quindi questo era l'affresco principale della Tomba dell'Orco II.
Solo per completezze ... ma chi era Gerione?
Gerione era figlio di Crisaore e di Calliroe e quidi fratello di Echidna.
Gerione era un gigante con tre teste, tre busti e quindi sei braccia, ma con un solo bacino e quindi con due sole gambe ed era Re dell'isola di Eritea.
Nel dipinto Gerione è rappresentato con solo due braccia e con tre teste.
A Gerione è sempre associato il suo cane Ortro.
Gerione, assieme al suo cane Ortro ed al pastore Euritone (che era un figlio di Marte), fu ucciso da Ercole (Eracle) durante la decima delle sue note fatiche ... rubare i buoi di Gerione
Sulla destra si trova un'altra scena sempre ripresa dalla storia dei miti greci risalenti all'epoca della Guerra di Troia con rappresentato Agamennone, un albero delle anime e Terisia.
Sulla parete frontale a sinistra si trova una strana scena di un banchetto demoniaco con un tavolo e cinque vasi di bronzo, il morto nudo ed un demone alato.
Infine alla sinistra della porta di ingresso della Tomba dell'Orco II si trova un altro bellisimo Charun (Tuxuxxa) con accanto il morto Θene.
A mio personale parere però in questa tomba si trova il più bel volto di donna Etrusca
Guardate il volto di Persefone ... è semplicemente perfetto e bellissimo.
La Tomba dell'Orco è veramente una tomba unica, ma quasi impossibile da vedere ...
Vogliamo integrare la nostra trattazione con quella dell'archeologo Mario Torelli inserendo quasi completamente un articolo pubblicato dal Messaggero di Roma (ed ora non più disponibile sul sito del Messaggero) a firma di Chiara Morciano:
Noi concordiamo solo in parte con le ipotesi del Prof. Torelli sulla scomparsa degli Spurinas da Tarquinia.
Permettendoci di fargli notare che, come sosteniamo noi, se gli Spurinas avessero "comprato od acquisito" la tomba, come prima cosa avrebbero fatto sparire i volti dei precedenti proprietari.
A dimostrazione di quanto diciamo facciamo inoltre notare il fatto che non sono stati cancellati ne il volto di Velthur Spurinas e ne quello bellissimo di Velia.
La storia ci insegna che quando si "elimina" una famiglia, la si elimina in toto!
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