La necropoli del Pile (il Pile è un fosso con acqua perenne) risale al periodo ellenista ovvero alla fine del IV sec. a.C. ed è stata usata fino al II a.C..
Tecnicamente questa necropoli è divisa in 4 settori:
A - B che trattiamo in questa sede
C - D che trattiamo come Necropoli delle Tre Teste
Arrivati al parcheggio del Casalone si prosegue fino all'ingresso della necropoli segnalato anche dai cartelli del Progetto Mirabilia.
Crolli e frane la fanno da padrone, insieme alle ginestre e altre altre piante infestanti, ma la vista delle tombe rupestri che si aprono sull'affaccio ovest del fosso Pile è semplicemente spettacolare.
Scendendo lungo il sentiero vedrete aprirsi diversi dromos di tombe.
Visitateli perchè in alcuni sono ancora visibili i sarcofagi originali completi delle lastre di chiusura.
La tomba principale della necropoli del Pile A - B è quella degli Smurinas che troverete sulla sinistra a circa metà della discesa.
Non potete sbagliarVi in quanto la sua imponenza è evidente.
Si segnala come davanti alla Tomba degli Smurinas, appena fatto l'ultimo salto sulla parte in roccia del sentiero, parte a destra un sentiero che conduce alla parte nord della necropoli.
Questa parte della necropoli è quasi nascosta, ma è bella anche se segnaliamo la presenza di api.
Nella necropoli del Pile settori A - B la maggioranza delle tombe che si trovano sono del tipo a dado con strutture addossate e con vano di sottofaccia a portico.
Ritornati indietro si continua a scendere trovando poi le tombe dei:
Le tombe sono citate nell'ordine che si incontrano a scendere verso il fosso Pile e, quando arrivate al Pile, anche se rischiate di scivolare, non mancate di scendere per questa scalinata ...
La Tomba della famiglia Smurinas è, a nostro parere, la tomba più bella della parte alta della necropoli del Pile.
La tomba è del tipo a dado con strutture addossate e con vano di sottofaccia a portico retto da cinque colonne di cui oggi rimangono solo le basi.
Sulle pareti dei dadi consecutivi che formavano la tomba sono ben visibili le finte porte.
Dopo il crollo del portico, di cui rimangono solo le tracce a terra delle cinque (otto?) colonne che reggevano il solaio aggettante, la tomba oggi si mostra quasi di taglio rispetto alla parete.
Non fate l'errore di pensare che la tomba sia dentro la parete di roccia: gli ingressi alle tombe sono accanto ai vostri piedi nei due piccoli dromos che puntano verso la parete.
La migliore visione della Tomba degli Smurinas è nella stagione invernale dal pianoro di Norchia senza il fogliame che nasconde la tomba stessa.
La Tomba Ciarlanti è del tipo a dado con struttura addossata ... che altro non è che il tetto di copertura del vano inferiore.
E' facile riconoscere la Tomba dei Veie in quanto è localizzata sotto la Tomba del Camino appena aldilà della recinzione metallica che racchiude anche la Tomba Prostilla.
La Tomba del Camino è del tipo a dado con struttura addossata ed il cosidetto "camino" che altro non è che il tetto di copertura del vano inferiore.
La Tomba Prostilla o Prostila è una delle principali tombe site nella necropoli del Pile.
La tomba è del tipo a dado con struttura addossata e (piccolo) vano di sottofaccia.
Il vano di sottofaccia era retto da due colonne perdute negli anni.
Contrariamente alle altre tombe Etrusche di età ellenista (vedi Sovana o Castel'Asso o la Tomba di Vel Ziluse a Norchia stessa), nella Tomba Prostilla non si vede la finta porta.
La posizione a mezza costa rendono la visita a questa tomba molto più agevole rispetto alle Tombe Ciarlanti o del Camino.
Tra l'altro la scala a destra della tomba, che conduce sopra la tomba ovvero alla zona usata per i riti funebri, è agibile.
Per chi non è addentro alle tradizioni funebri Etrusche in epoca ellenista la camera funeraria è ipogea ovvero sottoterra.
Alla fine, semplificando al massimo, il dado era un grosso cippo funebre che indicava la tomba di famiglia.
La Tomba di Vel (figlio di Larth) Ziluse è sita lungo la valle del fosso Pile sulla sinistra guardando la necropoli con le spalle al castello.
La Tomba di Vel Ziluse è una tomba gemella in cui è disegnata anche una doppia finta porta.
Nell'Etruria si conoscono altri tre casi di tombe gemine:
La Tomba di Prato dell'Anguillara a Blera
la Tomba dei Caronti a Tarquinia
la Tomba a facciata presso Sant'Angelo a Cerveteri
La doppia porta finta: sotto il rovo c'è l'ingresso alla camera funeraria.
1 - La visita alle quattro necropoli del Pile non può essere fatta da persone con disabilità motorie in quanto in diversi punti si passa tra restringimenti nella roccia e si devono fare almeno spesso salti di quota.
2 - Personalmente ho visto più volte, nelle tante visite fatte a Norchia, persone che sono scese con una attrezzatura o vestiario assolutamente inadeguato e poi lamentarsi della difficoltà a scendere. Quindi niente scarpe con tacchi o ballerine o ciabatte infradito. Si scende con scarpe da trekking, meglio se scarponi e/o con gli stivali nel caso si voglia guadare i fiumi o fossi. Evitiamo anche le pellicce: i cacciatori, perennemente presenti, potrebbero spararVi ... per errore! (va bene stiamo scherzando)
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