Intanto spieghiamo che la via Cava Buia altro non era che il proseguimento della antica via Clodia che dal ponte sul Biedano andava verso Tuscania "sbucando" sul Pian de Caseletti ... oggi poligono di tiro militare.
Per raggiungere la via Cava Buia ci sono tre possibilità ... ed una è quasi un'impresa!
Questo percorso è il più facile e parte dalla Necropoli del Pile.
Si attraversa il Pile al secondo ponte, come se andassimo verso la porta nord del pianoro.
A circa 20 m prima della porta nord, sulla destra, si vede un sentiero ben accennanto che costeggia la rupe che seguiamo per circa 100 m.
Si passa sotto il tunnel nel tufo prendendo a sinistra fino al pilone del ponte medioevale dove si guada il Biedano.
Qui il Biedano è normalmente basso si passa (quasi) senza problemi con degli stivali tutto l'anno.
I più temerari si tolgono gli scarponi e guadano a piedi nudi.
Al di la' si sale verso la via cava.
Sembra quasi incredibile a dirsi, ma questa zona della necropoli la vegetazione è meno fitta.
Qui la via Clodia sale verso il pianoro di Pian de Caseletti ... che ricordiamo essere un poligono di tiro militare.
Si punta sul guado alla sinistra del ponte sull'Acqualta come se si andasse alla necropoli nord ed alla Tomba Lattanzi.
Il Biedano in quel punto lo si attraversa facilmente con delle ciabattine o delle calzature da scoglio ... ma subito dopo il guado rimettetevi gli scarponi da trekking ... sono veramente necessari.
Noi abbiamo fatto questa spedizione nella prima decade di settembre ... con una vegetazione ancora troppo rigogliosa e con dei rovi maledetti.
Pantaloni lunghi antistrappo e magliette sono assolutamente necessarie.
Aggiungiamo che un litro di acqua a testa ... può non bastare.
Dopo il guado abbiamo puntato sulla radura appena ad ovest del guado stesso.
Il punto di ingresso nella boscaglia è praticamente davanti a dove si entra nella radura stessa
Si prosegue verso sud seguendo, a ritroso, il percorso del Biedano.
Il sentiero è appena accennato, anche se noi, ben armati di roncole e machete, lo abbiamo abbastanza segnato.
Oltre ai rovi l'unica difficoltà è stata lo scavalcare un piccolo fosso profondo circa 80 cm.
L'aria era pesante dai miasmi della decomposizione degli animali morti.
Ed infatti da li a poco avremmo trovato, nella via Cava Buia, la carcassa di una vacca morta.
Si passa l'Acqualta e si segue il Biedano verso nord fino ai ruderi della Torre come se si andasse alla Necropoli di Sferracavallo.
Si guada e si passa lateralmente al cancello salendo verso il pianoro di Pian de Caseletti.
La camminata non è breve e bisogna sempre tenere la destra.
Pensate che c'è anche un cartello indicatore ...
Quando si arriva alla al secondo cancello ... basta spostarlo.
Da qui in avanti siete in territorio militare.
Prestate la massima attenzione alle granate e/o proiettili inesplosi ed a non farsi arrestare.
Pian de Caseletti è a circa 300 m ... poi ci sono altri (almeno) 600 m per arrivare all'ingresso della via cava Buia.
In effetti questo non è il vero ingresso della via Cava Buia, ma di un braccio o meglio di una via cava laterale.
Noi assolutamente sconsigliamo questo percorso.
Lo segnaliamo solo perchè ... esiste.
In qualche modo siamo arrivati all'ingresso delle Via Cava Buia.
Seganliamo che sul secondo percorso, quando sulla destra vedrete una frana di massi non difficile da valicare, risalitela ed ... entrerete nella parte bassa della via cava, quasi davanti a delle pescarole scavate nella roccia.
Andando verso sinistra (a scendere) ritornerete verso il Biedano nella zona del ponte distrutto e del primo percorso.
Fate attenzione alle profonde pozze create dalle frane.
Si risale la via Clodia fino alla doppia curva nella roccia da dove inizia la via cava Buia.
Attenzione guardando l'ingresso della via cava Buia sulla sinistra si vede un sentiero a salire.
E' la via cava di Braveheart che, dopo poco, interseca in quota la via cava Buia
Avanziamo verso la via cava Buia.
Assolutamente non sottovalutate la lunga e molto profonda pozza di acqua lurida.
CreateVi un ponte con dei tronchi o camminate sopra i tronchi presenti sulla destra che permettono il passaggio.
Superata finalmente entriamo nella via cava vera e propria.
La via cava Buia è una delle più belle tra le vie cave giunte fino a Noi e la tanta fatica vale la sua bellezza.
La via cava è percorribile per un centinaio di metri fino ad una recinzione in filo spinato (ogni tanto c'è ogni tanto è distrutta) che impedisce l'accesso al Pian de Caseletti, che, per la terza volta, ripetiamo essere un poligono di tiro militare.
A quasi dimenticavamo.
Come al solito (per noi) ci siamo persi le iscrizioni etrusche - romane presenti da qualche parte sui muri della via cava.
Un buon motivo per tornare a cercarle.
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