La Tomba dei Cardarelli è sita a Tarquinia nell'area detta del Calvario della necropoli di Monterozzi.
La tomba è databile tra il 510 - 500 a.C. e l'anno del suo rinvenimento fu il 1959.
Questa tomba appartiene alla serie "arcaica" delle tombe della Necropoli di Monterozzi ... ovvero quando a Roma c'erano ancora i Re.
Intanto diciamo che Vincenzo Cardarelli non fu lo scopritore della tomba, ma bensì un poeta di Tarquinia morto poco prima della scoperta della tomba che, in sua memoria, Gli fu dedicata.
La tomba è costituita da un'unica camera funeraria.
Il soffitto è a doppio spiovente con columen centrale in rilievo, forse il più bello di Tarquinia.
Sulla parete di fondo sono dipinti a destra un uomo che suona il flauto, mentre a sinistra si intravede una mezza figura maschile, forse rappresentante un suonatore di cetra (
Sulle pareti laterali della tomba compaiono nove figure umane (di cui solo due femminili poste in fondo alla parete di sinistra) intramezzate con i soliti alberi dalle foglie grigie verdi che ricordiamo rappresentavano (le foglie) le anime dei defunti.
La mano che dipinse la Tomba dei Cardarelli fu probabilmente di scuola greca e fu la stessa che dipinse anche le Tombe Claudio Bettini, della Fustigazione, dei Baccanti e del Morto.
Una nota: non sempre l'illuminazione a led migliora il confort visivo ... in questo caso le "vecchie" lampade erano meglio.
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